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Colonia: replica della superficie lunare per future missioni

L’Europa sta intraprendendo un viaggio verso la Luna con un’opera innovativa di quasi mille metri quadrati che simula la superficie lunare, offrendo così agli astronauti l’opportunità di prepararsi al meglio per le missioni future.

Situato nelle vicinanze di Colonia, in Germania, questo avveniristico progetto, creato in collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e il Centro Aerospaziale Tedesco, non ha paragoni nel mondo. All’apparenza, il sito potrebbe sembrare un’isola di sabbia, ma sarà il campo di addestramento per astronauti di diverse nazioni che dotano il loro equipaggiamento per le prossime esplorazioni lunari.

L’installazione composta da sabbia e rocce grigie, destinata a contenere entro breve 900 tonnellate di polvere lunare, rappresenta uno dei traguardi più significativi nel campo delle tecnologie spaziali, progettate per replicare le condizioni presenti sulla Luna.

Tra le caratteristiche distintive di questo progetto, vi è la disponibilità di risorse simili a quelle presenti sul nostro satellite. “Possediamo la sabbia lunare, estremamente fine e pericolosa se inalata”, ha commentato Matthias Maurer, astronauta dell’Esa e consulente del progetto.

Per creare un ambiente che riproduca la superficie lunare, il team ha condotto ricerche per individuare rocce in Norvegia, Germania e Italia che rispecchiano quelle lunari.

A partire da settembre, gli astronauti avranno l’opportunità di familiarizzare con le caratteristiche, le inclinazioni e i crepacci lunari. Entro il 2026, l’impianto sarà dotato di una struttura capace di simulare la gravità lunare . Utilizzando un sistema di corde, gli astronauti potranno muoversi provando il proprio peso lunare: per esempio, un individuo di 60 kg sentirà di pesare solo 10 kg sulla Luna.

Una base lunare simulata sarà collegata all’installazione, consentendo di effettuare missioni di una settimana o più in totale isolamento.

Missioni lunari: simulazione delle condizioni di luce

Il progetto includerà anche la simulazione delle particolari condizioni luminose che gli astronauti troveranno nei poli lunari.

“In assenza di atmosfera, sulla Luna si verifica un contrasto estremo tra luce e buio. È una vera e propria sfida, difficile da affrontare,” ha spiegato l’astronauta dell’Esa Samantha Cristoforetti .

Questo sistema Luna è progettato anche per i produttori che desiderano testare le proprie attrezzature , come rover e tute spaziali, e verificarne l’affidabilità in condizioni estreme e in presenza di polvere.

“Vogliamo provare ogni aspetto in questo ambiente per comprendere come si svolgeranno le attività, come distribuire i compiti tra astronauti, robot e team a terra. È fondamentale che le tecnologie vengano testate in situazioni realistiche,” ha dichiarato Juergen Schlutz, un esperto coinvolto nel progetto.

Già una delegazione proveniente da Stati Uniti, Giappone e Canada ha visitato la struttura. Questo progetto, lanciato poco più di un decennio fa, ha un obiettivo centrale: fornire agli astronauti l’impressione di avere già un piede sulla Luna.

Foto crediti & articolo ispirato da: Euronews

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