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Microsoft e Teams: violazione antitrust secondo la Commissione Ue

Microsoft, il colosso della tecnologia, ha già avviato la separazione tra Teams e Office 365. Tuttavia, queste azioni non sembrano sufficienti.

La Commissione europea ha annunciato, il 25 giugno, che Microsoft ha violato le normative antitrust dell’Unione Europea, accorpando la sua piattaforma di videoconferenza Teams ai prodotti di Office 365 e Microsoft 365.

Un’indagine aperta dalla Commissione, nel luglio dell’anno scorso, ha portato a conclusioni preliminari che suggeriscono come il gigante dell’informatica detenga una posizione dominante a livello globale nel settore del software fornito tramite infrastrutture cloud, conosciuto come software as a service (SaaS). Da aprile 2019, associando Teams alle sue applicazioni principali, Microsoft avrebbe ostacolato la concorrenza sul mercato.

“La Commissione è preoccupata che Microsoft possa aver fornito a Teams un vantaggio di distribuzione non permettendo ai clienti di scegliere liberamente se accedere a Teams quando acquistano un abbonamento alle sue soluzioni di produttività SaaS”, si legge nel comunicato ufficiale.

Limitando l’espansione delle alternative dei concorrenti, l’azienda potrebbe aver ridotto le possibilità di competizione, a danno dei consumatori.

Le iniziative di Microsoft per Teams

Dopo l’inizio dell’inchiesta da parte della Commissione, lo scorso anno Microsoft ha messo in atto modifiche per la distribuzione di Teams, separando i due programmi. Tuttavia, i risultati preliminari mostrano che tali modifiche risultano insufficienti per affrontare i problemi evidenziati e che sono necessarie ulteriori azioni per ripristinare la concorrenza.

Una comunicazione di addebiti non definisce l’esito finale dell’indagine. Le parti interessate possono ora presentare le loro osservazioni in forma scritta e richiedere un incontro per esporre il loro punto di vista.

Brad Smith, vicepresidente e presidente di Microsoft, ha affermato in una tavola rotonda a Bruxelles, all’inizio di giugno, di prevedere che le modifiche attuate dall’azienda potrebbero non bastare. Smith ha inoltre dichiarato che, nonostante gli sforzi, “è chiaro che il nostro lavoro non è ancora concluso.”

In una recente dichiarazione rilasciata a Euronews, Smith ha detto: “Dopo aver disaggregato Teams e compiuto i primi passi verso l’interoperabilità, accogliamo con favore la maggiore chiarezza fornita oggi e ci impegniamo a individuare soluzioni per affrontare le rimanenti preoccupazioni della Commissione.” L’inchiesta antitrust dell’Unione Europea fa riferimento a una denuncia presentata nel 2020 dalla piattaforma di comunicazione Slack, ora parte di Salesforce.

Foto crediti & articolo ispirato da: Euronews

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