Il velivolo cinese ha recentemente toccato il suolo nel Bacino Polo Sud-Aitken, con l’obiettivo di raccogliere due chilogrammi di rocce e detriti lunari da riportare sulla Terra. Pechino ha in programma di inviare un astronauta sulla Luna entro il 2030.
Una svolta nell’esplorazione lunare
Una navicella spaziale della Cina è atterrata sul lato oscuro della Luna, un’impresa storica che riaccende la competizione con gli Stati Uniti, la potenza leader nell’esplorazione spaziale, e con altre nazioni come Giappone, India ed Europa.
Questa missione segna il sesto passo del programma di esplorazione lunare Chang’e, ispirato alla dea lunare cinese. Si tratta della seconda missione progettata per riportare campioni, dopo la Chang’e 5 che ha già effettuato una simile operazione dal lato visibile della Luna nel 2020.
Obiettivi della missione lunare cinese
Il lander cinese ha l’incarico di raccogliere campioni di suolo e roccia, i quali potrebbero offrire indicazioni preziose sulle differenze tra le regioni meno esplorate e quella più conosciuta del nostro satellite naturale.
Durante questa missione, il lander impiegherà un braccio meccanico e un trapano per raccogliere fino a due chilogrammi di materiale, sia superficiale che sotterraneo, in un periodo di circa due giorni. Successivamente, un ascensore posizionato sulla navetta trasporterà i campioni in un contenitore metallico sottovuoto verso un modulo orbitante intorno alla Luna. Questa capsula di rientro è programmata per atterrare nei deserti della Mongolia interna, in Cina, intorno al 25 giugno.
Atterrare sul lato meno conosciuto della Luna presenta notevoli sfide, poiché questa regione non è rivolta verso la Terra e necessita di un satellite di collegamento per mantenere le comunicazioni. Inoltre, il terreno è molto accidentato, con limitate aree pianeggianti per un atterraggio sicuro.
Il velivolo cinese ha atterrato nel Bacino Polo Sud-Aitken, un vasto cratere da impatto datato oltre quattro miliardi di anni, profondo 13 chilometri e con un diametro di 2.500 chilometri. Questo è il più antico e il più grande cratere lunare di questo genere, potenzialmente in grado di fornire informazioni senza precedenti, come comunicato dall’agenzia di stampa cinese Xinhua, che ha anche suggerito che il significante impatto dell’atterraggio potrebbe aver espulso materiali dalle profondità lunari.
La corsa globale allo spazio
La Cina ha inoltre l’ambizione di portare un astronauta sulla Luna prima della fine del 2030. Se riuscisse, sarebbe solo la seconda nazione a farlo, dopo l’imprescindibile atterraggio statunitense del 1969. Nel frattempo, gli Stati Uniti stanno pianificando di riportare gli astronauti sulla Luna, sebbene la NASA abbia posticipato la data prevista per il 2026.
Pur avendo un valore scientifico limitato, l’atterraggio umano sulla Luna rappresenta un grande traguardo di orgoglio nazionale. Anche l’Europa sta intensificando il proprio engagement nelle esplorazioni spaziali. Recentemente, è stato lanciato in orbita un satellite di ricerca climatica, frutto della collaborazione tra Europa e Giappone.
Il satellite, chiamato EarthCARE (Earth Cloud Aerosol and Radiation Explorer), è stato lanciato da SpaceX dalla base spaziale costiera di Vandenberg, in California. Il veicolo, fornito di quattro strumenti per analizzare il ruolo delle nuvole e degli aerosol – particelle sospese nell’atmosfera – nel riflettere la radiazione solare e nel trattenere il calore, rappresenta un importante passo nella cooperazione tra l’Agenzia Spaziale Europea e la Japan Aerospace Exploration Agency.
Al contrario, gli sforzi degli Stati Uniti di utilizzare razzi privati per l’invio di veicoli spaziali hanno subito diversi ritardi. Un problema informatico dell’ultimo momento ha già ritardato il lancio di un volo di astronauti programmato da Boeing. Inoltre, un miliardario giapponese ha recentemente annullato i propri piani per orbitare attorno alla Luna a causa di incertezze circa lo sviluppo di un razzo da parte di SpaceX, il quale è previsto dalla NASA per i futuri viaggi lunari.
Foto crediti & articolo ispirato da: Euronews