Francia: 7 famiglie denunciano TikTok per contenuti letali

L’avvocato che rappresenta i querelanti ha dichiarato a Euronews che il design “coinvolgente” di TikTok e la scarsa moderazione dei contenuti sono fattori dannosi per i giovani utenti.

Sette famiglie francesi hanno intentato causa contro TikTok, accusando la piattaforma di social media di aver provocato “danni diretti” alla salute dei giovani, in seguito al suicidio di due adolescenti di appena 15 anni.

Laure Boutron-Marmion, legale del gruppo di famiglie Algos Victima, ha presentato un ricorso presso un tribunale.

“Mi baso sui principi fondamentali della responsabilità civile in Francia,” ha dichiarato a Euronews Next, spiegando che è necessario rimediare a qualsiasi illecito causato da terzi, secondo la legge.

Accuse a TikTok per la mancanza di moderazione

La combinazione del design “coinvolgente” dell’app con la mancanza di adeguata moderazione dei contenuti “crea un prodotto estremamente problematico”, ha affermato Boutron-Marmion. “La viralità si mescola con contenuti nocivi,” ha aggiunto.

TikTok ha risposto affermando che i genitori possono monitorare e limitare l’utilizzo dell’app da parte dei loro figli tramite la modalità “Family Connection” e ha messo in evidenza l’esistenza di oltre 630 moderatori francofoni per la piattaforma.

“Quando gli utenti compiono ricerche che includono termini come suicidio, vengono prontamente indirizzati a una pagina con risorse utili, incluso il contatto per una linea di assistenza locale o per la prevenzione,” ha dichiarato TikTok a Euronews Next tramite e-mail.

Social media e salute mentale degli adolescenti

Boutron-Marmion ha anche evidenziato la vulnerabilità di bambini e adolescenti che possono imbattersi in contenuti che incentivano l’autolesionismo o il suicidio.

Stéphanie Mistre, madre di uno dei giovani che si sono tolti la vita, ha rivelato ai media francesi che sua “figlia sarebbe ancora viva oggi” se non fosse stata per l’applicazione.

Mistre ha sporto denuncia a settembre 2023 per “istigazione al suicidio”, “mancata assistenza a persona in pericolo” e “pubblicità di mezzi per suicidio”, una causa ancora in fase di esame secondo i rapporti dei media francesi.

“Il deterioramento della salute mentale degli adolescenti è molto grave. Parliamo di ragazzi che hanno sfiorato la morte o non ci sono più,” ha aggiunto Boutron-Marmion. L’avvocato ha altresì sottolineato che la versione dell’app disponibile in Cina, Douyin, include misure di sicurezza per i minori, come limiti di tempo giornaliero e restrizioni orarie.

Foto crediti & articolo ispirato da: Euronews

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