OpenAI ha recentemente raggiunto un traguardo significativo, diventando la terza azienda al mondo con il maggior numero di investimenti venture-backed. In questo contesto, l’azienda ha annunciato l’intenzione di intensificare la sua ricerca sull’intelligenza artificiale.
OpenAI ha visto quasi raddoppiare la sua valutazione, che adesso ammonta a 157 miliardi di dollari (142 miliardi di euro) dopo un round di finanziamento record, rendendola la terza realtà più grande al mondo sostenuta da venture capital, subito dopo SpaceX e ByteDance.
In una comunicazione a Euronews Next, OpenAI ha annunciato di aver raccolto 6,6 miliardi di dollari (6 miliardi di euro) mercoledì, risorse destinate a velocizzare i progressi verso la sua missione di sviluppo dell’AI.
Un Sudden Cambio di Direzione
Questa notizia giunge dopo i recenti rumors che indicano come la start-up stia considerando di trasformarsi in unafor-profit benefit corporation, modificando così la sua struttura di governance attuale, gestita per ora da un consiglio di amministrazione no-profit.
L’azienda, fondata nel 2015 e guidata da Sam Altman, ha dichiarato che intende destinare questi fondi alla ricerca nell’intelligenza artificiale, all’incremento delle capacità computazionali e allo sviluppo di strumenti per affrontare sfide complesse.
Il Round di Finanziamento
Il round di finanziamento è stato guidato da Thrive Capital, con una serie di importanti investitori come SoftBank, Microsoft, Nvidia, Tiger Global e MGX, un fondo di investimento degli Emirati Arabi Uniti.
Secondo quanto riportato dal Financial Times, OpenAI ha imposto una clausola di esclusività agli investitori, limitando i loro investimenti in startup rivali nel settore dell’AI, come Anthropic o xAI, fondata da Elon Musk.
Dall’altra parte, Apple, che è attualmente un utilizzatore dei servizi di OpenAI, si sarebbe ritirata dalle trattative per partecipare a questo investimento.
“Ogni settimana, oltre 250 milioni di utenti si avvalgono di ChatGPT”, ha commentato Sarah Friar, CFO di OpenAI. “Qualunque sia la sfida da affrontare, sia essa comunicare con persone che parlano lingue diverse o risolvere problematiche di ricerca altamente complesse”.
“L’AI sta già cambiando il volto dell’apprendimento personalizzato, velocizzando le scoperte nel campo della salute e aumentando la produttività. E questo è soltanto l’inizio”, ha concluso.
OpenAI e il suo Ruolo Unico
Il mese scorso, il CEO di OpenAI, Altman, ha sottolineato che “questa non è un’azienda come le altre”. Questa affermazione è stata espressa in una nota che seguiva le dimissioni di Mira Murati, l’ex CTO dell’azienda.
Nonostante ciò, OpenAI ha affrontato anche incertezze interne, culminate nel licenziamento temporaneo di Altman da parte del consiglio di amministrazione a causa del suo stile di gestione e del lancio affrettato di nuovi prodotti, che ha sollevato questioni di sicurezza.
Questo tumulto è durato solo pochi giorni, poiché i dipendenti hanno minacciato di abbandonare l’azienda. Microsoft, il principale investitore di OpenAI, ha poi facilitato il suo ritorno.
Inoltre, sono emerse notizie riguardanti la possibile trasformazione della start-up in un ente profit a beneficio, distaccandosi così dal suo attuale modello no-profit. Altman, nel frattempo, avrebbe anche assicurato una partecipazione azionaria in OpenAI.
Foto crediti & articolo ispirato da: Euronews