Il razzo giapponese Kairos, realizzato dalla compagnia privata Space One, è esploso in diretta tv solo pochi attimi dopo il decollo nella prefettura di Wakayama . Questo lancio era previsto per portare in orbita un satellite.
Il tentativo di lancio del razzo Kairos da parte della società giapponese Space One si è trasformato in un drammatico fallimento. Il veicolo spaziale è esploso solo 18 secondi dopo il decollo dalla sua piattaforma, situata nella prefettura di Wakayama , nella parte occidentale del Giappone. Le immagini scioccanti dell’esplosione sono state trasmesse in diretta da NHK.
Fondata nel 2018, Space One puntava a diventare la prima azienda privata giapponese a lanciare un satellite in orbita. Tuttavia, un malfunzionamento critico ha provocato un’esplosione, trasformando il razzo alimentato a combustibile solido in una palla di fuoco e creando una fitta nube di fumo nero che si è diffusa nel cielo attorno al sito di lancio. Attualmente, la compagnia è al lavoro per indagare sulle cause di questo grave incidente.
Fallimenti e successi nelle missioni spaziali giapponesi
Questo incidente segna una battuta d’arresto significativa per Tokyo, che ha investito ingenti risorse nel settore dei lanci di satelliti . Space One è stata fondata da un consorzio di importanti aziende tecnologiche giapponesi, tra cui Canon Electronics, IHI Aerospace, Shimizu Corporation e la Development Bank of Japan, sotto il controllo governativo.
La storia recente del Giappone ha visto incidenti simili, come la perdita del razzo Epsilon S durante un test lo scorso luglio. Nel marzo 2023, Tokyo ha vissuto un altro fallimento con il secondo tentativo di mettere in orbita un nuovo razzo di ultima generazione. Tuttavia, a gennaio, l’agenzia spaziale giapponese (JAXA) ha festeggiato un successo con il lancio del razzo H3 dal centro spaziale di Tanegashima, dopo anni di ritardi e due tentativi falliti.
Questo lancio ha seguito il successo della missione di atterraggio di una sonda senza equipaggio sulla Luna, sempre avvenuto a gennaio, che ha permesso al Giappone di unirsi al ristretto gruppo di cinque nazioni capaci di atterrare con successo sulla superficie lunare, dopo Russia, Stati Uniti, Cina e India.
Foto crediti & articolo ispirato da: Euronews